Scegliere il migliore gin al mondo non è un compito facile. Con così tante varietà di gin disponibili, ognuna con la propria combinazione di botaniche e profili aromatici unici, è difficile stabilire quale sia il migliore. Inoltre, i gusti personali e le preferenze dei consumatori possono variare notevolmente. Tuttavia, ci sono alcuni gin che si distinguono per la loro qualità, artigianalità e storia. Scopriamo insieme quali sono i migliori gin al mondo e come si sono guadagnati questo titolo.
Migliori gin al mondo
Sipsmith London Dry Gin
Sipsmith rappresenta un collettivo di distillatori artigianali puristi, la cui interpretazione del classico London Dry Gin è una delle migliori che si possa trovare. Ovunque.
La Distilleria Sipsmith si trova a Hammersmith, Londra, nello stesso edificio che fu la casa di Michael Jackson (quello stimato per la sua esperienza nel Whisky, non per il moonwalking) e di una microbirreria. Questo sito storico è stato resuscitato da Fairfax, Sam e Jared di Sipsmith. Era da quasi 200 anni che a Londra non veniva aperta una distilleria con alambicchi in rame.
Jared Brown, il mastro distillatore di Sipsmith, realizza personalmente ogni prodotto, in volumi mai superiori a 500 bottiglie alla volta. Il risultato è uno spirito veramente stupefacente, morbido, pieno di carattere e vera intensità di sapore.
Per il loro London Dry Gin si avvalgono del miglior orzo inglese e lo aromatizzano con 10 botaniche accuratamente selezionate: bacche di ginepro, semi di coriandolo, radice di angelica, radice di liquirizia, radice di iris, mandorle tritate, corteccia di cassia, cannella, scorza d’arancia e scorza di limone. Infine, il tutto viene miscelato con l’acqua eccezionalmente pura della sorgente di Lydwell, una delle fonti del fiume Tamigi. Il prodotto finale è un’interpretazione molto sofisticata del classico stile London Dry Gin.
Sipsmith è riuscita con maestria ad adottare un approccio innovativo di produzione artigianale in piccoli volumi per creare un gin commerciale di altissima qualità che rimane fedele alla tradizione.
Assolutamente da non perdere!
Fragranza: miele con frutta matura e un po’ di lievito. Sottotoni di frutta secca con un accenno di cioccolato e marmellata d’uva.
Aroma: una sensazione delicata in bocca, con un iniziale sentore secco di ginepro seguito da una crescente dolcezza, con note di crostata al limone e marmellata d’arancia, guarniti da una spruzzata di scorza di limone fresca, seguiti da un ginepro più deciso e una leggera secchezza, prima che tutti i sapori si armonizzino in un sapore integrato.
Finale: la secchezza prevale, con un ginepro speziato e un accenno di crostata al limone.
Gin Mare
Questa distilleria si trova appena fuori Barcellona, a Vilanova, un piccolo villaggio di pescatori che si trova tra la Costa Brava e la Costa Dorada. La distilleria è di proprietà della famiglia Giro Ribot, attiva nel settore dei vini e dei liquori dal 1835. La prima incursione della famiglia nel mondo del gin è iniziata nel 1940, quando Manuel Giro Sr ha lanciato Gin MG, ora uno dei gin più venduti in Spagna.
Anni dopo i nipoti Mark e Manuel Jr hanno voluto continuare la tradizione di famiglia e hanno creato il loro proprio gin, ispirandosi al clima mediterraneo e utilizzando botaniche locali. Per produrre il Gin Mare, hanno usato la casa di famiglia situata in una cappella che un tempo era un ritiro di monaci. Altro che Spirito Santo! 😉
Gin Mare è veramente mediterraneo, nello spirito e nel sapore. La base di orzo di prima qualità è infusa con le botaniche tradizionali del Gin, ma anche con le specialità del Mediterraneo — basilico dall’Italia, timo dalla Grecia, rosmarino dalla Turchia, agrumi dalla Spagna e il loro oro liquido: l’OLIVA ARBEQUINA; l’unica oliva al mondo con la propria Denominazione di Origine.
A causa della bassa resa delle olive Arbequina quando vengono spremute, devono utilizzare ben 15 kg di olive per ogni lotto di distillazione. Gli agrumi aggiunti vengono fatti macerare per un anno intero prima di essere utilizzati, mentre le altre botaniche richiedono circa 36 ore. Tutte queste botaniche vengono distillate singolarmente in un alambicco fiorentino da 250 litri e vengono miscelate insieme solo dopo le singole distillazioni. Gin Mare, oltre a essere senz’altro fra i migliori gin spagnoli, è uno dei gin più popolari al mondo.
Fragranza: erbe aromatiche con note equilibrate di rosmarino, timo e bacche.
Aroma: mediterraneo! Scorza di agrumi, note di ginepro e coriandolo.
Finale: vivace e speziato.
Monkey 47 Schwarzwald Gin
Un gin che sta diventando un culto.
Monkey 47 è distillato da Christoph Keller per Alexander Stein di Black Forest Distillers. Monkey 47 è una vera e propria novità nell’universo del gin, unico per la sua bassa produzione e per l’unicità di stile e di gusto.
Monkey 47 Schwarzwald Gin è ottenuto da una doppia distillazione di melassa di barbabietola da zucchero e da una terza distillazione con le botaniche, invecchiate in vasi di argilla. Prodotto con 47 botaniche e imbottigliato al 47%, utilizza anche un’arma segreta caratteristica della Foresta Nera: i mirtilli rossi. Negli ultimi anni è diventato un gin quasi di culto e se non hai ancora assaggiato questa bomba di sapore, non posso far altro che raccomandartelo!
Un gin straordinario. Punto.
Fragranza: nitido e fresco al naso. La prima esplosione di profumi è di bacche dolci, ginepro e di scorza di agrumi freschi assortiti; un’ulteriore aerazione rilascia sentori di aghi di pino, lavanda e chiodi di garofano. Distintivo e in qualche modo non convenzionale, alcuni assaggiatori hanno trovato gli aromi un po’ simili al profumo.
Aroma: parte morbido e glicerico, aumentando gradualmente l’intensità, culminando in un’esplosione di pepe; il palato centrale è semi-secco e oleoso con ginepro, lavanda, aghi di pino e spezie. Alcune note pungenti in bocca aggiungono freschezza ai caratteri tradizionali. Piuttosto complesso.
Finale: buon equilibrio di tutti i componenti e finale fresco e vivace, con sapori che persistono in un retrogusto lungo e secco.
Malfy Gin Rosa
Nel 2015 è stata fondata Biggar & Leith, per sviluppare distillati da piccole distillerie a conduzione familiare in Europa. L’azienda si è rivolta alla famiglia Vergnano, che distilla gin dal 1970 presso Torini Distillati a Moncalieri, in Piemonte. Le cose andarono a meraviglia, e il marchio e la produzione furono acquisiti da Chivas Brothers, una divisione di Pernod Richard.
Malfy è stato il primo gin italiano ad essere importato negli Stati Uniti.
Poiché l’Italia è considerata la patria ancestrale del gin, Malfy Gin (chiamato così in onore della costa Amalfitana) è prodotto in Italia utilizzando ingredienti italiani freschi e naturali.
Esistono quattro versioni di questo gin nostrano e dovresti provarle tutte. Suggeriamo di iniziare dal Malfy Rosa.
Malfy Rosa non ottiene il suo colore rosa chiaro dai petali di rosa. Questo distillato di grano italiano è infuso con scorza di pompelmo rosa siciliano, ginepro, scorza di limone, radice di angelica, radice di iris e coriandolo. Ma ottiene la delicata colorazione da una distillazione separata di rabarbaro aggiunta alla fine. Il risultato è un gin fresco e vivace che si abbina eccezionalmente bene al Prosecco nei cocktail e ai formaggi freschi quando preso con tonico.
Fragranza: il profumo è fresco e vivace con note di agrumi misti e pino.
Aroma: il palato è leggero con un primo sapore dolce di pompelmo seguito da ginepro, pepe bianco e una nota erbacea.
Finale: il finale è pulito, fresco e leggermente asprigno.
Hendrick’s Gin
Il più famoso gin scozzese – per un motivo!
Hendrick’s Gin è così popolare da far pensare che esista dalla notte dei tempi. In realtà è stato lanciato nel 1999 e dopo appena due decenni non ha bisogno di presentazioni. La sua bottiglia in stile apotecario ricorda le pubblicità edoardiane e lo fa risaltare fra le tante scelte.
Distillato in un alambicco su misura e prodotto con una varietà di botaniche, macerate per 24 ore, il gin si distingue assolutamente per le sue note di rosa e cetriolo che trasformano l’alcol in qualcosa di spettacolare.
Il ginepro è ancora presente, naturalmente, ma gli aromi di arancia dolce e fiori di sambuco e i sapori di angelica e coriandolo dimostrano perché Hendrick’s è un punto fermo in ogni bar e casa di amanti del gin.
Oggi, il mercato è pieno di gin fantasiosi ed avventurosi, ma non dobbiamo dimenticarci dei gin che hanno fatto rinascere il settore. Spazia pure con i cocktail, ma assicurati di concludere la giornata con un classico G&T, su cui si può sempre contare.
Fragranza: aromi di ginepro con note floreali e un tocco di rosa muschiata, seguiti da una coltre di arancia dolce, scorza di lime e fiori di sambuco.
Aroma: un gin molto classico al palato, con sapori di angelica, coriandolo, ginepro e radice di iris. Un’esplosione di aromi di agrumi chiude il tutto.
Finale: un finale piuttosto lungo riporta alla ribalta il ginepro, accompagnato da un accenno di liquirizia e pepe nero.
Tanqueray London Dry Gin
Il gin London Dry classico che ha definito il genere per generazioni.
Fondato da Charles Tanqueray nel 1930, le famose bottiglie verdi di questo gin sono state un pilastro del bancone del bar da prima che nascessimo.
La gamma di gin Tanqueray ha definito l’Inghilterra nel mondo dei cocktail. Quando Charles morì nel 1868, suo figlio Charles Waugh Tanqueray ereditò la distilleria, che continuò ad operare fino a quando fu gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale. L’unica struttura a sopravvivere ai bombardamenti dell’Asse, ora conosciuta come “Old Tom”, è stata successivamente trasferita a Cameron Bridge, in Scozia, dove il gin viene prodotto oggi.
Nel 2016, Tanqueray è stato il gin più venduto al mondo.
Se ci fosse un concorso per determinare il migliore gin di tutti i tempi, Tanqueray London Dry Gin sarebbe nella finale. Qualche anno fa, è stato fatto un sondaggio tra i barman di tutto il mondo e questo gin si è classificato al primo posto.
E in un mondo in cui sembra che i produttori di gin emergenti facciano a gara a chi ha la lista più lunga di botanicals, Tanqueray ne ha solo quattro, combinati in una proporzione e procedura che rimane ancora un segreto custodito gelosamente. Le botaniche si conoscono: ginepro (ovviamente), coriandolo, radice di angelica e liquirizia.
Tanqueray London Dry è un classico senza tempo.
Fragranza: una singola nota di ginepro aromatico risuona come una campana, seguito da note speziate.
Aroma: quando avrai familiarizzato con il gin Tanqueray London Dry, riconoscerai facilmente il profilo di gusto semplice, pulito e classico in qualsiasi cocktail che assaggi – portando note di rosmarino legnoso puro, anice, spezie da cucina e un tocco di agrumi.
Finale: il finale è pulito e gustoso.
Bombay Sapphire
Il palato classico del gin Bombay Sapphire è stato la solida base di cocktail eccellenti per tre decenni, e ne siamo dannatamente felici.
Bombay Sapphire è uno dei gin più conosciuti e popolari al mondo. È stato creato nel 1986 da International Distillers & Vintners, che faceva parte della mega-fusione che ha dato vita a Diageo. Diageo ha venduto il marchio a Bacardi nel 1997, dove è stato elevato al rango di cavallo di battaglia. L’intera gamma di gin è ancora prodotta in Inghilterra dalla famosa G&J Greenall – da tempo produttrice di alcuni dei migliori gin del mondo – in una nuova struttura appositamente costruita e con un centro visitatori a Whitchurch, nell’Hampshire.
La bottiglia azzurra con un’immagine della Regina Vittoria del Bombay Sapphire London Dry Gin è semplicemente iconica.
Lo spirito è distillato tre volte in un classico alambicco Carter Head – il tipo con un cesto di rame per le botaniche sulla parte superiore – che è stato utilizzato per infondere i migliori gin per più di cento anni. Bombay Sapphire contiene dieci botanicals, tra cui bacche di ginepro, mandorla, scorza di limone, liquirizia, radice di iris, angelica, coriandolo, cannella, pepe di Giava e grani del paradiso.
Fragranza: aromi di ginepro con note floreali e un tocco di rosa muschiata, seguiti da una coltre di arancia dolce, scorza di lime e fiori di sambuco.
Aroma: Gin molto classico al palato con sentori di angelica, coriandolo, ginepro e radice di orris. Un’esplosione di note agrumate chiude il tutto.
Finale: Un finale abbastanza lungo riporta il ginepro, accompagnato da un accenno di liquirizia e pepe nero di Giava.
Hayman’s London Dry Gin
Il massimo della tradizione in tempi moderni.
La distilleria Hayman è stata fondata nel 1863 da James Burrough, dopo averla acquistata da John Taylor and Sons. Un secolo dopo, Christopher Hayman, il mastro distillatore dell’azienda per gli ultimi 40 anni, si è unito all’azienda.
Il London Dry Gin di Hayman è fatto con una ricetta di 10 botaniche, fra cui radice di angelica dalla Francia, cannella dal Madagascar, coriandolo dalla Bulgaria e radice di iris dall’Italia, tutti lasciati in infusione per un intero giorno prima della distillazione per permettere ai sapori di sprigionarsi.
Hayman utilizza un classico alambicco pot still per creare questo gin fedele alla tradizione. Christopher crede che sia necessario utilizzare un alambicco tradizionale invece di un alambicco a colonna, per permettere ai sapori dei botanicals di esprimere tutto il loro potenziale. Siamo d’accordo! Il London Dry Gin di Hayman è stato premiato come Miglior Gin e ha vinto la Medaglia d’Oro al San Francisco World Spirits Competition 2014.
Fragranza: coriandolo, ginepro, scorza d’arancia, sedano appena tagliato, floreale.
Aroma: classico, ginepro pungente, radice di iris amarognola, agrumi vivaci, liquore, cioccolato.
Finale: bilanciato, elegante, pulito.
Beefeater London Dry Gin
Persino coloro che non amano il gin conoscono Beefeater. Venduto in oltre 50 paesi in tutto il mondo, questa icona britannica è quintessenzialmente londinese.
Chiamato così in onore delle guardie della Torre di Londra (nome completo: “Guardie del Palazzo Reale di Sua Maestà e della fortezza della Torre di Londra”), e distillato nella sua nuova sede a Kennington, nel sud di Londra, Beefeater ha superato la prova del tempo.
È stato creato per la prima volta nel 1820 da James Burroughs e, dopo quasi 200 anni, viene ancora prodotto a Londra utilizzando la stessa ricetta.
Beefeater conta nove botaniche: bacche di ginepro dall’Italia e dalla Macedonia, scorza d’arancia da Siviglia (l’ingrediente principale dopo il ginepro), scorza di limone dalla Spagna, radice e semi di angelica dal Belgio, coriandolo dalla Russia, liquirizia dalla Cina e radice di giglio e violetta di Parma dall’Italia.
Che tu sia un intenditore di gin, un assaggiatore occasionale o un appassionato di whisky, sarebbe un errore ignorare la continua eccellenza di Beefeater.
Fragranza: aroma classico del London Dry con predominanza di ginepro e un accenno di agrumi.
Aroma: si concentra tutto sul ginepro e la sua complessità ed essenza terrosa, con note di agrumi più scure, coriandolo e liquirizia.
Finale: un finale di media durata con un tocco di coriandolo fresco, scorza di limone e ginepro.
The Botanist Islay Dry Gin
Bruichladdich è una delle distillerie più impressionanti della Scozia, e del mondo in generale. Fu costruita nel 1881 dai fratelli Harvey, provenienti da un’importante dinastia della produzione del whisky.
I fratelli volevano creare una distilleria che fosse l’antitesi di una distilleria di campagna di Islay. Costruirono una imponente distilleria in stile vittoriano, dove usarono alambicchi alti 6 metri, mai visti prima e molto all’avanguardia per l’epoca.
Oggi, la distilleria rimane pressoché identica a come era oltre 100 anni fa. La loro convinzione è che, come dice il proverbio culinario francese, “è nei vecchi pentoloni che si fa la zuppa più buona”. Fermentazione lenta, distillazione lenta, uso di tradizionali tini di legno ricavati da torreggianti abeti Douglas.
Per il Botanist Islay Dry Gin i mastri distillatori di Bruichladdich utilizzano 9 aromi classici del gin e ben 22 botaniche locali aggiuntive, raccolte a mano dalle colline battute dal vento, dalle torbiere e dalle coste atlantiche dell’isola di Islay. Questa specialità di Islay viene distillata quattro volte più lentamente rispetto alla media dei gin, nella Ugly Betty di Bruichladdich, uno dei pochi alambicchi Lomond ancora esistenti. È l’unico gin prodotto sull’isola di Islay.
Alcune delle botaniche incluse nel Botanist Islay Dry Gin sono: radice di Iris, corteccia di cassia, semi di coriandolo, artemisia, olmaria, camomilla, cardo campestre, menta, betulla, sambuco, fiore di ginestra.
La storia e il gin sono fantastici.
Fragranza: esplosione di botaniche! Agrumi, menta, fiori, boschi primaverili, ginepro, coriandolo… e così via.
Aroma: fresco all’ingresso, caldo in fondo al palato. Freschezza degli agrumi e un’esplosione di altri sapori.
Finale: lungo e speziato.
KOVAL Barreled Gin
KOVAL è stata la prima piccola distilleria a Chicago dai tempi bui del proibizionismo. È stata fondata nel 2008 da Robert e Sonat Birnecker, che hanno abbandonato le loro carriere accademiche per seguire i loro cuori – e papille gustative – nell’industria delle bevande alcoliche.
La distilleria sostiene l’agricoltura sostenibile ed è certificata biologica. In soli nove anni hanno applicato la loro maestria a non meno di venti prodotti fra gin, whisky, liquori e articoli speciali, tutti professionalmente realizzati e deliziosi.
KOVAL Barreled Gin è un distillato due-in-uno che piace sia agli amanti del gin che del whiskey. È realizzato con la stessa ricetta del gin secco, ma con nuove note di agrumi, spezie e dolcezza di caramello leggero che provengono dalla sua maturazione nelle botti di whisky KOVAL.
Gli amanti del loro Dry Gin noteranno immediatamente la familiare freschezza della rosa canina, del ginepro, della radice di angelica e del coriandolo. Se invece siete fan della linea di whisky Koval, riconoscerete le note di vaniglia e la consistenza cremosa.
KOVAL Barreled Gin si è aggiudicato la medaglia d’oro alla Los Angeles International Spirits Competition e la medaglia d’argento ai Spirits International Prestige (SIP) Awards.
Il KOVAL Barreled Gin può essere gustato da solo o per aggiungere spessore nei cocktail classici come l’Old Fashioned, il Negroni o il Gimlet.
Fragranza: fiori e ginepro con una punta di miele.
Aroma: deciso – a metà tra un whisky e un gin – con vaniglia e caramello che emergono attraverso le note di ginepro.
Finale: lungo e ricco di spezie legnose e noce moscata.
Nikka Coffey Gin
Alcuni produttori di whisky hanno fatto tesoro del detto “chi ha tempo non aspetti tempo”, e mentre il whisky invecchia, fanno buon uso degli alambicchi che hanno a disposizione per produrre gin. Bruichladdich ha creato il glorioso Botanist Islay Dry Gin (presente nella nostra classifica dei migliori gin) e la distilleria Kingsbarns ha creato il favoloso Darnley.
Nikka, leader del whisky giapponese, ha lanciato il pregiato e distintivo Nikka Coffey Gin.
Viene distillato nei famosi alambicchi Coffey (progettati da Aeneas Coffey e importati dalla Scozia in Giappone negli anni ’60), che gli conferiscono il nome e l’unicità.
La distillazione di mais e malto fa da base, a cui viene aggiunta un’abbondanza di botaniche: Amantasu (agrume ibrido giapponese), angelica, mela, coriandolo, limone Hirami, il pepe giapponese, ginepro, e gli agrumi Kabosu e Yuzu. Sono state prodotte solo 12.000 bottiglie e sebbene sia saggio aggiungerlo a un Gin Tonic o a un Negroni, sarebbe ancora più saggio sorseggiarlo liscio – aspettati un finale incredibilmente lungo e un palato che non hai mai provato prima. Nikka non può che impressionare.
Nikka Coffey Gin è senz’altro sul podio dei migliori gin giapponesi, ma aggiudicandosi la medaglia d’oro ai World Gin Awards 2019 è entrato a pieno titolo nella classifica dei migliori gin al mondo.
Fragranza: note agrumate, con accenni di limoni Meyer e mentolo.
Aroma: palato senza precedenti con una meravigliosa asprezza in sottofondo e un’esplosione di scorza di limone e arancia.
Finale: incredibilmente lungo e amarognolo, simile a quello di una IPA.
Hendrick’s Neptunia Gin
Hendrick’s Neptunia Gin è un gin in edizione limitata ispirato alle onde che si infrangono sulla costa di Ayrshire. È stato concepito da Lesley Gracie, la donna che ha creato l’Hendrick’s, il distillato che ha iniziato l’avventura dei super gin.
Questo gin marittimo è stato infuso con botaniche costiere di origine locale. La combinazione di cetriolo e rosa è completata da fresche note marine che terminano in un finale di agrumi incredibilmente fresco. È perfetto per dare una rinfrescante svolta marina ai gin cocktail più classici, ma non avere paura di provarlo anche in un Gimlet.
Fragranza: aromi salati.
Aroma: note classiche di cetriolo e rosa sono complementate da note di botaniche costiere.
Finale: sorprendentemente fresco.
Tipi di gin
Per una descrizione esaustiva di ogni tipologia, ti rimandiamo all’articolo completo sui tipi di gin.
Distilled Gin: Il gin distillato deve essere prodotto utilizzando botaniche distillate, tra cui il ginepro. In pratica, il ginepro deve essere ridistillato in una base neutra con una gradazione iniziale del 96%, insieme all’acqua. Anche se alcuni marchi stiracchiano la definizione di gin distillato, rimangono comunque nella categoria.
Dry Gin: Il termine “Dry Gin” non è soggetto a una regolamentazione specifica, ma “gin secco” implica che il gin contenga meno zucchero rispetto ad altre varietà. Non ci sono restrizioni specifiche per questa categoria, ma non deve contenere zuccheri aggiunti che superino lo 0,1 grammi per litro di prodotto finale.
London Dry Gin: Il London Dry Gin è un gin distillato che segue le stesse regole del gin distillato e deve essere aromatizzato esclusivamente con botaniche naturali distillate. Dopo la distillazione non possono essere aggiunti ulteriori aromi o ingredienti tranne che l’alcol neutro, l’acqua e il massimo di 0,1 g di zucchero per litro.
Spirito aromatizzato al ginepro: deve avere una gradazione alcolica minima del 30% in volume e un aroma riconoscibile di ginepro. Per il resto può contenere coloranti, zucchero e aromi naturali o artificiali.
Old Tom Gin: è il più antico stile di gin inglese ancora in produzione. Non essendo riconosciuto dall’Unione Europea, la sua produzione non è regolamentata e questo tipo di gin può essere prodotto in diverse varianti. Tuttavia, è caratterizzato da un gusto dolce e morbido ottenuto grazie all’aggiunta di botaniche dolci e/o zucchero.
Plymouth Gin: è il tipo di gin più diffuso e conosciuto tra quelli con denominazione geografica protetta. Originario di Plymouth, Devon, questo gin è prodotto dalla Blackfriars Distillery dal 1793. Questo gin ha un sapore meno secco del gin London Dry e meno dolce dell’Old Tom, grazie all’uso delle radici tra le botaniche, che conferiscono al gin un sapore più terroso e delicato.
Gin con denominazione geografica: l’Unione Europea riconosce 18 tipi di gin con denominazione di origine protetta, tra cui il Gin de Mahón, originario dell’isola spagnola di Minorca e prodotto nella capitale dell’isola, il Vilnius Gin, che può provenire solo dalla capitale lituana Vilnius, lo Steinhäger Gin, un tipo di gin tedesco originario del comune di Steinhagen, nella Vestfalia, e infine la Borovička, un’acquavite di ginepro di stile slovacco, simile al gin secco.
Aged Gin: anche chiamato Reserve Gin o gin invecchiato, è un gin che, dopo la distillazione, viene conservato in botti di legno per un certo periodo di tempo, durante il quale assorbe gli aromi del legno e cambia colore e sapore.
New Western Dry Gin: è un tipo di gin relativamente nuovo, non riconosciuto legalmente come categoria, ma utilizzato come termine da alcuni produttori di gin contemporanei, soprattutto negli Stati Uniti.
Sloe Gin: non è propriamente un gin, ma un liquore a base di gin aromatizzato con le bacche di prugnolo selvatico (sloe berry). Queste bacche vengono messe a macerare nel gin con l’aggiunta di zucchero per un periodo che va da tre a sei mesi, durante il quale il gin assorbe il sapore e il colore delle bacche.
Bathtub Gin: è uno stile di gin che viene creato infondendo o miscelando un distillato neutro con una varietà di botaniche tipiche del gin come ginepro per un certo periodo di tempo per permettere ai loro sapori di fondersi con l’alcol.
Genever: di origine olandese, è il progenitore del gin. Secondo la legge, il Genever deve essere prodotto nei Paesi Bassi, in Belgio o in alcune zone della Francia e della Germania. Per il resto la produzione non ha regole specifiche.